mercoledì 23 novembre 2011

Underneath

Uno ascolta/legge questa notizia e che pensa? Punto di vista mio, ma faceva più o meno così:

Tre ventenni o poco più, accusati dello stupro di una minorenne, vengono condannati ad otto anni. Siamo a Velletri, vicino a Roma. La marmaglia di parenti e amici che si portano appresso in tribunale devastano l'aula, aggrediscono agenti e giudici, spaccano vetrate, fanno volare i cestini della spazzatura. Parenti dei tre ragazzi, sì, non quelli della ragazza. Arrestate venti persone, perché non c'è modo di placare la rabbia inconsulta in altro modo.

Allora, io che dovrei dire? Che va così, che c'è gente maleducata e irosa che non sa stare al suo posto?
O che la violenza, l'idiozia, la delinquenza perbene, quella del "figlio di buona famiglia" come viene detto, non è che il risultato di una rivoltante e abissale ignoranza?

Cronaca, semplice cronaca di un'idiozia.
Quello dei tre ragazzi è reato. Punito con otto anni. Tre ragazzi che non hanno capito un cazzo del rispetto della vita altrui, della distanza, della socialità, dell'amore e della dignità propria e altrui. Della donna. Nella società che fa cappottini per cani e bada alla cecità dei panda non c'è spazio per la spiegazione agli esseri umani del valore degli esseri umani. Accanto ai tre ragazzi l'idiozia, il delirio brutale di questo brulichio di "adulti" che spaccano tutto per difenderli. Difenderli? Li rovinano ancora di più. Spaccano tutto, rendono assurda la sentenza, rovesciano il senso della giustizia, negano la verità ai propri figli, li abbandonano in una galera senza la minima possibilità di capire l'enorme abominio che c'è nello stupro, nel violare una persona, una vita. La ragazza non è morta, certo. Dovrà convivere con un macigno che in un modo o nell'altro affronterà. O no. Non lo sappiamo, né a nessuno importerà saperlo, se non chi la ama, quella ragazza. Ed è pure rumena.
E l'Italia accogliente, solare, aperta e senza pregiudizi, è tornata indietro anche su questo fronte. Mi domando come, una società che intende liberarsi dell'altro, del diverso, allontanarsi dal suo sud, arricchirsi in modo ingiusto e poco equo, possa difendere dalla violenza una donna che ogni giorno viene discriminata dalla società stessa. Denigrata. Su cui si fa dell'ironia prudereccia per nascondere reali cinismo, ignoranza e maschilismo sempre più accettati in modo arrendevole.

Dalle basi bisogna ricominciare. Dalle basi.
La rivoluzione vera non partirà mai se non ci sono delle persone che sentono di aver perso qualcosa. Il rischio della nuova generazione è che non ricerchi più il rispetto e la dignità. Non per superficialità o maleducazione, ma perché nessuno glieli ha mai fatti conoscere davvero. Mi sa che di strade non ce ne sono molte, siamo talmente alle strette.. per cui l'unica cosa è ritornare agli ingredienti base: a prenderci cura dei valori, prima che ci si dimentichi cosa vuol dire sentirsi persone dignitose in una società civile.

Tutto il resto verrà dopo.


8 commenti:

  1. Figli di cotanti genitori.
    Che t'aspettavi?

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  2. Oh, non mi aspettavo nulla, Euri :) Riflettevo proprio su questo: la demenza dei singoli, dei genitori, non può e non deve sovrastare la Giustizia e la ricerca di una Giustizia. Per questo lo Stato e la Società devono riacquistare credibilità e senso del valore. Ed era un pensiero, anche, su come il nostro Paese si senta spesso liberato da oscenità come il maschilismo e la violenza brutale, per poi scoprire in malo modo di quanto non sia così.

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  3. Siamo persone, non cose da possedere, se ci andrà bene di noi resterà solo il ricordo in quelli che verranno ed è importante che sia un buon ricordo. Penso a Dante e alla sua Divina Commedia e penso che un giretto nel girone dei sodomiti per taluni potrebbe essere illuminante.

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  4. L'idea dei sodomiti è davvero illuminante, soprattutto se quegli otto anni di carcere non aiutassero minimamente a comprendere cosa si è compiuto. Dante è sempre stato molto chiaro chiaro, con le punizioni!

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  5. Hai ragione su tutto. Quando ho sentito io, quella notizia, mi sono sentito agghiacciare. Che umanità rivoltante.

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  6. Sì, Je, è agghiacciante solo la parte dei tre. Tutto il resto è ancora più rivoltante.

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  7. la notizia m'era sfuggita ma letta così fa un po' accapponare la pelle...

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  8. Se ti fa accapponare letta qui, fuguriamoci col tono morboso e assurdo del Tg1. Sì, comunque, fa proprio accapponare la pelle tutto questo.

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